I tre cadaveri di migranti sbarcati a Lampedusa dalla nave ONG Nadir comprendono un uomo di circa 30 anni e due bambini di circa 2 anni, morti presumibilmente di fame e sete. Il loro gommone, partito dalla Libia, è rimasto alla deriva per diversi giorni prima del salvataggio. Le salme sono state portate alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana per un’ispezione cadaverica. La Guardia Costiera ha successivamente soccorso altri 57 migranti, tra cui 13 donne e 2 minori, provenienti da Gambia, Ghana, Niger, Sierra Leone, Nigeria e Togo, sbarcati nel molo Favarolo.
Nella stessa notte, sono stati evacuati sei migranti in condizioni critiche a causa di ustioni e debilitazione. Questi avevano pagato 1.500 dollari ciascuno per il viaggio su un gommone di 8 metri partito da Zawia, Libia. La ONG ResqShip ha riportato che l’equipaggio del Nadir era stato allertato da un aereo Frontex riguardo a un’imbarcazione in difficoltà. Nonostante l’intervento, è stato troppo tardi per le tre vittime.
Tra i sopravvissuti, si segnala un disperso, un uomo che si è gettato in mare a causa delle ustioni, ma non è riuscito a risalire sul gommone. Nella stessa notte, a Lampedusa sono arrivati altri 236 migranti in tre sbarchi, tra cui un gruppo di 82 afghani, bengalesi ed eritrei, un secondo gruppo di 49 egiziani etiope e un terzo di 105 egiziani, eritrei e somali. Questa situazione evidenzia le continue tragedie umane nel Mediterraneo.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.virgilio.it