Nel panorama dell’intelligenza artificiale, Manus emerge come un nuovo protagonista cinese, attirando l’attenzione per la sua capacità di operare con autonomia. Questa IA “agentica” si distingue per la sua architettura multi-agente, con un agente centrale che coordina diversi sotto-agenti specializzati. Utilizzando modelli come Claude 3.5 Sonnet di Anthropic e Qwen di Alibaba, Manus si collega a 29 strumenti open-source per navigare, interagire con API e sviluppare software minimizzando l’interazione umana.
Manus può analizzare grandi quantità di curriculum, estraendo competenze pertinenti e ottimizzando decisioni di assunzione, o confrontare fattori come valore catastale e tassi di criminalità per raccomandare opportunità abitative. Rispetto ad altre IA come ChatGPT-4 e Gemini, Manus richiede meno supervisione.
Gli agenti di intelligenza artificiale, come Manus, rappresentano un’evoluzione significativa, consentendo decisioni autonome e l’automazione di processi complessi in vari settori. Tuttavia, il loro sviluppo solleva interrogativi etici riguardo responsabilità e trasparenza, con la mancanza di regolamentazioni chiare, in particolare in Cina.
Nonostante le sue promesse, Manus affronta scetticismo e limitazioni. Test iniziali hanno rivelato errori frequenti e difficoltà nel completare compiti semplici. Inoltre, si basa su modelli esistenti, sollevando dubbi sulla sua originalità. Le critiche si estendono alla campagna di marketing, accusata di creare un’eccessiva aspettativa sulle capacità di Manus. Con il team di sviluppo al lavoro per miglioramenti, resta da vedere se Manus potrà realmente affermarsi come un agente di IA autonomo di successo o rimarrà solo un’infatuazione momentanea.