Luigi Martusciello, il ciclista di 46 anni investito da un’ambulanza a Napoli, è deceduto dopo quattro giorni di ricovero all’Ospedale del Mare. Originario di Casoria, lasciava la moglie e i figli. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi. L’incidente è avvenuto l’8 marzo sulla preferenziale di via Nuova Marina, quando Martusciello, in bicicletta a pedalata assistita, è stato travolto da un’ambulanza in corsa. Testimonianze affermano che il mezzo viaggiava a velocità sostenuta e non era in emergenza, poiché le sirene erano spente al momento dell’incidente.
Arrivato in ospedale in gravissime condizioni, Martusciello ha subito un intervento chirurgico per traumi al cranio, addome e torace. Il corpo sarà sottoposto ad autopsia, mentre le indagini della Polizia municipale proseguono per chiarire le circostanze del sinistro. Si stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e quelle a bordo dell’ambulanza per comprendere come sia avvenuto l’incidente.
La comunità è scossa dalla tragedia, e si sollevano domande su come un’ambulanza possa aver colpito un ciclista senza causa apparente. In questo contesto, emergono anche altri incidenti recenti che coinvolgono veicoli di emergenza, come quello a Fivizzano, dove un paziente è deceduto in un incidente simile. La situazione rimane complessa, e si attende di conoscere i dettagli forniti dalle indagini in corso.