Nelle ultime ore, la giornalista Lilli Gruber è stata vittima di un furto mentre si allenava a Villa Borghese. Durante un momento di distrazione, il suo borsello è scomparso. Matteo Salvini e Fratelli d’Italia hanno approfittato della situazione per ironizzare, insinuando che il furto fosse stato compiuto da una persona straniera. Gruber ha risposto a queste affermazioni definendole fake news durante la trasmissione “Otto e Mezzo”.
La conduttrice ha esortato Fratelli d’Italia a recarsi in commissariato se possiedono informazioni sull’autore del reato, poiché né lei né la polizia sono a conoscenza dell’identità del ladro. Ha sottolineato che non è dato sapere se il colpevole fosse un immigrato o un italiano, chiedendosi come certi esponenti politici potessero essere così certi della sua origine. Gruber ha altresì precisato che non ha mai sostenuto un’accoglienza indiscriminata per i migranti, come insinuato da Salvini.
In tono sarcastico, Gruber ha esortato il leader della Lega a rivedere alcune puntate di “Otto e Mezzo” per chiarirsi le idee. Ha descritto l’accaduto come un classico esempio di fake news e manipolazione dell’informazione, avvertendo che se il governo attuale di destra gestisse la verità come manipola le informazioni, ci sarebbero preoccupazioni legittime.
Salvini ha commentato l’incidente, affermando che anche Gruber ha riconosciuto che un’accoglienza indiscriminata non è sostenibile, ironizzando su un presunto cambio di opinione della giornalista. Fratelli d’Italia ha lanciato un tweet sarcastico, suggerendo che la Gruber avesse cambiato idea riguardo alla chiusura dei confini a causa della sua esperienza personale. La risposta di Gruber non si è fatta attendere, sottolineando l’assurdità delle affermazioni di Salvini e Fratelli d’Italia.
Questa situazione ha evidenziato come il discorso politico possa influenzare la narrazione degli eventi, in particolare quando si tratta di furti o crimini associati all’immigrazione. Gruber ha quindi sollevato interrogativi sulla responsabilità di informare correttamente il pubblico, mettendo in luce le manovre comunicative di alcuni esponenti politici.