L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato arrestato per violazione delle prescrizioni dei servizi sociali che stava scontando a seguito di una condanna per traffico di influenze illecite, associata all’inchiesta “Mondo di Mezzo”. Alemanno ha tentato di svincolarsi dal programma riabilitativo, affermando di avere impegni che si sono rivelati poi falsi. Attualmente, si trova nel carcere di Rebibbia a Roma.
Alemanno è stato arrestato la notte di San Silvestro, il 31 dicembre, dopo una decisione urgente del Tribunale di Sorveglianza di Roma. L’ordine di arresto è scaturito da presunti illeciti legati alle regole della pena alternativa, che l’ex sindaco stava scontando. L’avvocato di Alemanno, Edoardo Albertario, ha confermato l’arresto senza ulteriori commenti.
La condanna di Alemanno comporta una pena definitiva di 22 mesi per traffico illecito di influenze, una vicenda che coinvolge personalità come Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, noto per il controllo delle cooperative romane. Sebbene nel 2021 Alemanno sia stato assolto dall’accusa di corruzione, il reato di traffico di influenze continua a essere centrale nel caso, collegato a operazioni finanziarie tra Eur Spa e la cooperativa “29 Giugno” di Buzzi. La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna, chiudendo uno dei capitoli più controversi della questione.
La violazione delle misure restrittive a carico di Alemanno includeva diverse condizioni, come il divieto di uscire di casa prima delle 7 del mattino e l’obbligo di rientrare entro le 21, oltre al divieto di frequentare persone con precedenti penali. Era stato assegnato alla cooperativa “So.Spe. – Solidarietà e Speranza,” un’organizzazione che supporta donne in difficoltà e famiglie.
A fine 2023, Alemanno ha tentato un ritorno in politica fondando il “Movimento dell’Indipendenza Italiana”, un partito con una visione tradizionalista e orientato ai diritti sociali. Questo soggetto politico si propone come alternativa alla tradizionale dicotomia tra destra e sinistra, criticando l’atlantismo e l’europeismo, e promuovendo un’Italia più autonoma e collaborativa con il Sud globale e i BRICS, opponendosi anche a multinazionali e colossi farmaceutici.