l effetto caldo micidiale riproduzione squali v5 727769



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Gli squali sono insieme ai cetacei i predatori più importanti dell’oceano e svolgono diversi ruoli ecologici, al di là della loro stazza o dal loro essere dei formidabili cacciatori. Tuttavia non se la passano benissimo negli ultimi tempi, per via del surriscaldamento globale in corso.

Un nuovo report che è stato appena presentato alla conferenza annuale della Society for Experimental Biology mostra che gli effetti combinati del cambiamento climatico sull’oceano e della pesca stanno provocando il più grande crollo demografico degli squali degli ultimi secoli.

Responsabile di questo fenomeno è l’acidificazione del mare, collegato al mutamento del clima, che diminuisce drasticamente le chance di sopravvivenza embrionale degli squali e modifica pesantemente gli ecosistemi in cui gli squali si nutrono.

“Gli embrioni degli squali sono particolarmente sensibili alle condizioni ambientali” afferma Noémie Coulon, dottoranda presso il Laboratoire de Biologie des Organismes et des Écosystèmes Aquatiques francese, all’interno di un comunicato stampa pubblicato sul portale Eureka alert. “Il successo della schiusa delle uova un fattore cruciale per le dinamiche della popolazione. Nel caso delle razze e degli squali, che hanno un ritmo di vita lento, bassi tassi di schiusa potrebbero essere critici per il rinnovamento della popolazione”.

A differenza di molti altri organismi che vivono nell’oceano, gli squali e le razze sono degli organismi ovovivipari, ovvero capaci di far crescere i loro piccoli all’interno del loro corpo, dopo la schiusa interna dell’uova. Tuttavia, i liquidi che si trovano all’interno della madre e in cui nuotano i piccoli hanno una concentrazione chimica simile a quella dell’acqua di mare, risultando quindi un pericolo qualora questa sia troppo acida.

La conseguenza diretta è che se gli squali vivono in un oceano molto caldo e acido, il loro tasso di riproduzione crolla, passando dal 82% all’11% di sopravvivenza dei piccoli.

Ciò sta portando a un cambio repentino degli equilibri ecosistemici, con un’abbondanza di prede che non sono più tenute sotto controllo dai predatori.

Un tempo rinomati per la loro potenza e per essere uno dei carnivori più temibili del mondo, oggi gli squali stanno rischiando l’estinzione ed è per questa ragione se sempre più biologi marini stanno lottando affinché ci sia un divieto internazionale della loro pesca, in particolare in quelle aree del mondo in cui la loro carne viene molto apprezzata.



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