È morto all’età di 97 anni Filippo Maria Pandolfi, un importante politico bergamasco, ex parlamentare e ministro. La sua scomparsa è stata annunciata il 22 marzo 2025. Nato a Bergamo il 1 novembre 1927, Pandolfi è stato un attivo partecipante alla Resistenza e si è iscritto alla Democrazia Cristiana nel 1945. Laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, ha lavorato come insegnante e dirigente in una casa editrice, prima di dedicarsi alla politica, diventando parlamentare della DC per vent’anni, dal 1968 al 1988.
Durante la sua carriera, ha ricoperto diversi incarichi di governo per 14 anni consecutivi, tra cui ministri delle Finanze e del Tesoro, dell’Industria e dell’Agricoltura. Nel 1988 è stato nominato commissario europeo all’Innovazione e alla Ricerca, un ruolo che ha ricoperto fino al 1992. Per i suoi meriti, nel 2003 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
La sua morte ha suscitato reazioni di cordoglio, con tributi da parte di figure politiche come Gianfranco Rotondi e Pier Ferdinando Casini. Rotondi ha ricordato Pandolfi come l’ultimo grande democristiano che ha ricevuto l’incarico di formare un governo, mentre Casini ha sottolineato il suo contributo alla vocazione europeista dell’Italia e alla spinta per l’unificazione europea durante il suo mandato come ministro e commissario europeo. Pandolfi lascia un’eredità significativa nella storia politica italiana.