La ricerca della “materia mancante” nell’universo ha portato gli scienziati a considerare idee sempre più esotiche. Come diceva Sherlock Holmes: “Quando hai eliminato l’impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità”. Una di queste riguarda le Sfere di Dyson, strutture usate per catturare l’energia delle stelle.
Nel 1937, lo scrittore di fantascienza Olaf Stapledon ipotizzò che civiltà altamente avanzate potrebbero costruire enormi superfici attorno alle loro stelle per catturarne l’energia. Freeman Dyson formalizzò questa idea, proponendo che tali strutture bloccherebbero la luce visibile della stella, emettendo invece radiazioni infrarosse.
Questa teoria guadagnò ulteriore attenzione con il mistero della stella KIC 8462852, soprannominata la “stella della megastruttura aliena”, a causa dei suoi inspiegabili cali di luminosità.
Gli astronomi cercano due tipi di massa mancante nell’universo: la materia oscura, che spiega i movimenti delle galassie, e la materia ordinaria, principalmente idrogeno ed elio, che dovrebbe essere presente secondo i calcoli basati sul Big Bang. Tuttavia, osservando l’universo, rileviamo solo circa due terzi della materia ordinaria attesa.
L’idea che le Sfere di Dyson possano spiegare questa mancanza è affascinante ma improbabile. La costruzione completa richiederebbe quantità immense di materiale, impossibile da ottenere solo dai pianeti e asteroidi di un sistema solare. Anche se una civiltà avanzata riuscisse a costruirla, la struttura sarebbe così sottile da risultare gravitazionalmente instabile, richiedendo enormi quantità di energia per mantenersi.
Una versione più plausibile sono i cosiddetti “sciami di Dyson”, composti da anelli o reti che catturano una piccola percentuale della luce stellare. Tuttavia, queste strutture non bloccherebbero completamente la luce delle stelle e non contribuirebbero significativamente alla massa mancante.
Inoltre, se ne esistessero numerose complete, dovremmo rilevarle attraverso le emissioni infrarosse. Finora, però, non abbiamo trovato prove sufficienti per sostenere questa teoria.