Il discorso del generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti social ma ha ricevuto approvazione tra gli esperti. Durante l’inaugurazione dell’anno accademico e scolastico degli istituti di formazione dell’Esercito, Masiello ha sottolineato che “l’esercito è fatto per prepararsi alla guerra”. Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, ha commentato indicando che in Italia esiste una scarsa attenzione politico-militare. Ha evidenziato una realtà in cui, mentre l’esercito viene impiegato in compiti di protezione civile e ordine pubblico, molti politici ignorano la missione tradizionale delle Forze Armate, nonostante i significativi investimenti pubblici. Tricarico ha lamentato l’incultura della difesa, auspicando che la polemica generata da Masiello conduca a un dibattito serio sulla gestione della difesa nazionale e della cooperazione internazionale.
Inoltre, il generale Marco Bertolini ha espresso che le parole di Masiello riflettono una realtà difficile da ignorare, non invitando alla guerra, ma richiamando la necessità di prepararsi. Secondo Bertolini, le forze armate sono essenziali non solo per scopi bellici, ma anche per affrontare emergenze civili. Ha criticato l’interpretazione ideologica del dettato costituzionale, evidenziando l’illusione che la guerra non sia pertinente all’Italia. Il generale ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una forza militare numerosa e ben addestrata, mettendo in guardia sull’indebolimento numerico dell’Esercito e sulla riduzione della figura del “soldato” a un mero “volontario”.
Bertolini ha avvertito che, senza le riserve create dalla leva obbligatoria, l’Italia non è più in grado di affrontare improvvisamente un’esigenza di reclutamento massivo. La trasformazione delle Forze Armate in professionisti ha portato alla scomparsa del concetto tradizionale di soldato, il che rende difficile recuperare rapidamente forze in caso di necessità. Masiello, secondo Bertolini, ha evidenziato una verità nota tra gli esperti del settore, ma poco compresa dal pubblico, riflettendo un problema che richiede attenzione e serietà nella discussione sulla futura direzione della forza militare italiana.