Venerdì 15 novembre 2024 si svolgerà un nuovo sciopero della scuola, proclamato dal sindacato ANIEF e supportato da altre organizzazioni come ADL Cobas e Rete di azione unitaria per l’inclusione. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato l’unione di insegnanti e personale ATA, sia a tempo determinato che indeterminato, per l’intera giornata di protesta.
Marcello Pacifico, presidente di ANIEF, ha esposto i motivi alla base dello sciopero, sottolineando l’elevato tasso di precarietà che affligge il personale scolastico italiano. Tra le principali questioni sollevate ci sono l’abuso di contratti a termine, la discriminazione giuridica ed economica tra personale di ruolo e precario, e il metodo irrazionale di reclutamento concordato dal Governo precedente in relazione al PNRR. Inoltre, Pacifico ha espresso solidarietà ai precari con oltre 36 mesi di servizio e agli idonei degli ultimi concorsi PNRR, che si trovano esclusi dalle possibili stabilizzazioni.
ANIEF ha anche reso note le proprie richieste rivolte al ministro Giuseppe Valditara. Tra queste, la stabilizzazione degli idonei dei concorsi passati e la creazione di un doppio canale per la stabilizzazione dei precari nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) e nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). La richiesta si basa sulla necessità di garantire il rispetto del merito e di non disperdere le risorse già selezionate dallo Stato.
Inoltre, il sindacato ha criticato la recente gestione del concorso PNRR, ritenendo ingiusto che gli idonei non possano essere assunti in ruolo o riconosciuti abilitati. Si mette in evidenza il problema dei 400 mila precari con oltre tre anni di servizio, i quali continuano a essere assunti con contratti temporanei e a percepire lo stesso stipendio senza possibilità di avanzamento di carriera, minando la continuità didattica.
Questa mobilitazione del 15 novembre rappresenta quindi un’importante occasione per il personale scolastico di far sentire la propria voce e richiedere cambiamenti significativi nel panorama educativo italiano.