Un disegno di legge presentato in Senato offre la possibilità di un riscatto di laurea agevolato per insegnanti e lavoratori della scuola, con un costo di 900 euro all’anno per cinque anni, rispetto ai oltre 30mila euro attualmente richiesti. Questa misura, che potrebbe coinvolgere 1,2 milioni di lavoratori, è stata sostenuta da una petizione del sindacato Anief. La senatrice Carmela Bucalo, prima firmataria del provvedimento, propone di estendere questo beneficio anche ai membri del personale ATA e ai ricercatori, riducendo l’aliquota al 5%. Si rileva che una formazione universitaria è ora considerata essenziale anche per i ruoli amministrativi nel settore dell’istruzione.
Se approvata, la proposta si applicherà a tutto il personale del settore educativo e della ricerca, inclusi docenti, amministratori e impiegati di scuole e università. Il costo sarà in gran parte sostenuto dallo Stato, simile a quanto già avviene per gli ufficiali delle forze armate. Questo provvedimento è visto come una soluzione al burnout degli insegnanti, permettendo loro di accedere alla pensione anticipata già a partire dai 61 anni, a seconda degli anni riscattati.
Il riscatto di laurea consente di convertire gli anni di studio universitario in anni contributivi validi per la pensione, permettendo così di anticipare il pensionamento o aumentare l’importo dell’assegno previdenziale. I benefici principali includono l’accelerazione nel raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia, migliorando il calcolo del pensionamento.