Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha recentemente partecipato a un’audizione presso le commissioni Attività produttive di Camera e Senato, reiterando l’impegno del gruppo in Italia e sperando che il dibattito sui fondi pubblici ricevuti non diventi un motivo di conflitto. Tuttavia, la Lega ha duramente criticato Elkann, accusandolo di prendere in giro gli italiani, sottolineando che Stellantis ha prosperato grazie ai finanziamenti pubblici, mentre licenziava lavoratori in Italia per espandersi all’estero.
Durante l’audizione, Elkann ha richiamato la storia di Stellantis e i suoi impegni nel paese. Ha annunciato che il nuovo CEO sarà rivelato entro giugno, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares. Elkann ha difeso il gruppo dicendo che, senza Stellantis, l’industria automobilistica italiana sarebbe in grave difficoltà. Ha anche assicurato che non ci sono solo piani per la produzione della Fiat 500 elettrica a Mirafiori, ma ha menzionato l’intenzione di mantenere la produzione di Maserati in Italia, nonostante le sfide legate ai dazi commerciali.
Le critiche non sono arrivate solo dalla Lega; anche Carlo Calenda ha contestato la mancanza di responsabilità e ha evidenziato la diminuzione della produzione in Italia. Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che è difficile credere in chi produce più cassaintegrati che auto. Da parte sua, Elly Schlein del Partito Democratico ha chiesto investimenti significativi, mentre Luca De Carlo di Fratelli d’Italia ha adottato una posizione di “vigile attesa”. Elkann ha sottolineato che, negli ultimi 20 anni, l’azienda ha erogato 38,9 miliardi di stipendi, con una piccola perdita cumulativa.