Le Borse europee hanno registrato una chiusura positiva, con l’indice di Parigi che ha ottenuto il maggiore rialzo, +2,14%. Londra è salita dell’1,09%, Francoforte ha guadagnato lo 0,39% e Milano è aumentata dello 0,48%, sostenuta dai beni di lusso. In particolare, il gigante svizzero del settore Richemont ha riportato risultati migliori delle attese, contribuendo a spingere in alto i valori di Moncler, che è volato del 6,3%, e di Cucinelli, cresciuto del 2%. Anche Nexi ha visto un incremento del 2,6%.
Secondo il bollettino della Consob, nel 2024 si è registrato un notevole aumento del 77% delle negoziazioni sui titoli di stato, superando di gran lunga il mercato azionario, con un controvalore complessivo di 8mila miliardi di euro. Nel contesto di questi sviluppi, c’è stato un calo delle quotazioni del petrolio, con il Brent che è sceso a 80 dollari al barile, mentre il prezzo del gas è sceso a 46 euro al MWh, in seguito alle notizie relative a un accordo di cessate il fuoco a Gaza.
A Wall Street, gli indici sono in leggera discesa, nonostante le trimestrali di Bank of America e Morgan Stanley abbiano superato le aspettative di mercato. In aggiunta, le vendite al dettaglio di dicembre hanno mostrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente, un risultato che è sotto le previsioni degli analisti. Tuttavia, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno mostrato un aumento oltre le stime, sollevando preoccupazioni sui dati occupazionali.
In sintesi, la situazione economica europea mostra segnali di stabilità e crescita, grazie anche all’andamento positivo nel settore del lusso e alla forte attività sui titoli di stato. Tuttavia, gli sviluppi degli Stati Uniti indicano una certa fragilità sul fronte delle vendite al dettaglio e delle richieste di sussidi, rispecchiando un quadro economico misto. La continua attenzione sulle notizie relative a conflitti internazionali, come quello a Gaza, e l’andamento delle materie prime come il petrolio e il gas, rimangono altresì fattori chiave nell’analisi dei mercati.