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domenica, 8 Dicembre, 2024
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Le accuse contro la donna sotto sorveglianza in ospedale

La polizia giudiziaria ha fermato la madre di una neonata trovata morta a Piove di Sacco, in provincia di Padova. La donna, di 29 anni e di nazionalità italo-brasiliana, potrebbe affrontare un’accusa di omicidio aggravato dopo che è stata scoperto il corpo della bambina, deceduta poche ore dopo la nascita, in un dormitorio. La madre aveva partorito in questa struttura, destinata alle ragazze che lavorano in un locale notturno. È stata lei stessa a contattare i soccorsi, ma durante il ricovero all’ospedale di Padova, è stata messa sotto sorveglianza.

Il tragico evento è avvenuto il 29 ottobre, quando i sanitari del Suem 118 sono intervenuti dopo la chiamata alla centrale operativa e hanno rinvenuto la neonata priva di vita. Le prime indagini hanno rivelato che il decesso non era avvenuto per cause naturali. La madre è stata ascoltata dagli inquirenti per chiarire quanto accaduto. Il tenente comandante Giacomo Chimienti ha affermato che l’autopsia, prevista per il 30 ottobre, sarà fondamentale per determinare se la bambina fosse già morta alla nascita o viva.

La sindaca di Piove di Sacco, Lucia Pizzo, ha espresso rammarico per la vicenda, sottolineando che la madre non ha chiesto aiuto nonostante potesse trovarsi in difficoltà. Il suo stato di salute e la situazione personale non erano noti ai servizi sociali, poiché non era residente nella zona, ma viveva temporaneamente nel dormitorio del locale in cui lavorava. L’ipotesi di infanticidio è attualmente in fase di valutazione, e gli investigatori stanno cercando di raccogliere ulteriori elementi per chiarire il caso.

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