Due condanne sono state emesse per la morte di Lorenzo Parelli, un giovane di 18 anni, avvenuta nel 2022 durante un incidente sul lavoro. Questo tragico evento si è verificato nell’ultimo giorno di stage di Lorenzo presso l’azienda Burimec a Lauzacco, provincia di Udine. Il giudice ha condannato a 3 anni di reclusione Claudio Morandini, l’operaio che era affiancato al ragazzo, e a 2 anni e 4 mesi Emanuele De Cillia, il tutor aziendale. Inoltre, è stato accettato un patteggiamento che prevede una condanna a 3 anni per l’imprenditore Pietro Schneider e una multa di 23mila euro per la sua azienda.
Le condanne sono state inflitte per omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Morandini, secondo le ricostruzioni, si era allontanato dalla sua postazione nel momento in cui Lorenzo è stato colpito da una putrella di acciaio del peso di oltre 150 chili, che si era staccata da un sostegno. Il tutor De Cillia, responsabile dello stage, non era presente quel giorno a causa di un contagio da Covid-19.
Lorenzo era iscritto al centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine e stava partecipando a un progetto di alternanza scuola-lavoro. La sua tragica fine ha sollevato interrogativi sui protocolli di sicurezza nelle aziende che ospitano stagisti e sul rispetto delle norme necessarie per prevenire situazioni simili.
Il processo si è concluso recentemente, suscitando una forte reazione da parte della comunità, con i genitori di Lorenzo che hanno partecipato a eventi pubblici per onorare la memoria del figlio e per richiamare l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori. La condanna dei coinvolti è stata vista come un passo importante per garantire giustizia, anche se il dolore per la perdita di Lorenzo rimane profondo. Oltre alla questione legale, la vicenda ha stimolato un dibattito più ampio sulla sicurezza sul lavoro, in particolare per i giovani impegnati in stage e tirocini, sottolineando l’importanza di garantire condizioni di lavoro sicure e adeguate.