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sabato, 7 Dicembre, 2024
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L’AI può tradurre ciò che miagolano i gatti o siamo troppo sognatori?

Potremo davvero comunicare con i gatti grazie all’intelligenza artificiale (AI) che tradurrà il loro linguaggio? Molti proprietari di gatti sperano di poter instaurare un dialogo reale con i loro felini. Anche se oggi ciò sembra un’utopia, l’AI potrebbe un giorno rendere possibile questa comunicazione. I gatti già comunicano con noi attraverso sguardi, espressioni, movimenti del corpo, della coda e persino attraverso gli odori. Interpretiamo quindi i loro segnali per comprendere il loro stato d’animo: un gatto rilassato è a suo agio, mentre uno in allerta ha occhi aperti e un corpo proteso. La paura lo porta a nascondere la testa e ad avere pupille dilatate, mentre la rabbia gli fa irrigidire il corpo, accompagnato da miagolii minacciosi.

La traduzione del linguaggio felino tramite AI potrebbe realizzarsi grazie a progetti come MeowTalk, sviluppato da Sergei Dreizin e Mark Boyes, che cerca di analizzare i miagolii dei gatti e tradurli in frasi comprensibili per noi. Questa app potrebbe rivelarsi utile per i neoproprietari e per chi desidera comprendere meglio le esigenze dei propri gatti, traducendo i diversi miagolii in richieste chiare come cibo o relax. Da quando è stata lanciata nel 2020, MeowTalk ha già raccolto l’attenzione di oltre 20 milioni di utenti, analizzando circa un miliardo di miagolii.

Il funzionamento di MeowTalk è relativamente semplice: i suoni emessi dal gatto vengono confrontati con un vasto database per trovare la traduzione più simile, con una precisione stimata del 70%. Tuttavia, ci sono alcune riserve riguardo all’affidabilità delle traduzioni, come evidenziato dall’esperta comportamentista felina Charlotte de Mouzon, che esprime scetticismo sulla veridicità delle traduzioni, ma apprezza comunque gli sforzi per migliorare il legame tra umani e felini. Anche se il progetto è ancora in fase di sviluppo, la speranza di stabilire una comunicazione più profonda con i propri gatti rimane viva e sostenuta dalla tecnologia, rendendo il sogno di un dialogo interspecie meno distante di quanto si pensasse in passato.

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