La tiktoker Rita De Crescenzo e suo marito hanno ricevuto minacce di morte da Antonio e Rosario Piccirillo, padre e figlio, oggetto di un’inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia. Questo procedimento ha portato all’arresto dei due, considerati capi della Torretta e affiliati all’alleanza di Secondigliano. Le minacce includevano frasi esplicite come: “Quando andrai a fare la denuncia fai scrivere che siamo in due a volerti uccidere, io e mio padre”.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno rivelato conversazioni e intercettazioni che confermavano quanto riportato dalla tiktoker e dal marito. I due gestivano ormeggi a Mergellina nel 2020 ed erano stati vittime di tentativi di estorsione da parte di Rosario Piccirillo, il quale si era presentato a imprenditori locali per rivendicare il possesso di boe e gommoni destinati al noleggio. La denuncia della coppia ha dato avvio alle indagini, culminate con il nuovo arresto di Rosario Piccirillo, nonostante in passato avesse dichiarato di essersi dissociato dalla criminalità organizzata. Anche Antonio Piccirillo, figlio del boss, era presente in manifestazioni contro la camorra, ma ora è coinvolto in gravi accuse.
L’inchiesta ha messo in luce il clima di terrore e intimidazione a cui erano sottoposti molti imprenditori della zona, evidenziando l’atteggiamento aggressivo della famiglia Piccirillo, ben nota per le sue attività illecite. Le prove raccolte dall’autorità giudiziaria illustrano la portata dei crimini associativi e il loro impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, rendendo evidente la necessità di interventi drastici da parte delle forze dell’ordine.
Questo caso è emblematico del problema della camorra a Napoli e della lotta dei singoli cittadini contro le ingerenze mafiose. Nonostante le dichiarazioni di dissociazione, i Piccirillo continuano a mostrare comportamenti violenti e intimidatori, mettendo in pericolo chiunque cerchi di opporsi a loro. La speranza è che questa inchiesta contribuisca a un rinnovato impegno nella lotta contro la criminalità organizzata in Campania, per restituire sicurezza e libertà a imprenditori e cittadini.