È di qualche ora la notizia che alcuni zoologi americani hanno scoperto una nuova specie di tarantola nei Monti Chiricahua del sud-est dell’Arizona, che era stata precedentemente considerata un’altra specie molto simile.
Essa è stata chiamata Aphonopelma jacobii in onore dello scienziato che per primo ne ha catturato degli esemplari, Michael A. Jacobi, e presenta degli spessi peli neri e arancioni su tutto il corpo, che gli donano un aspetto abbastanza villoso.
Si tratta anche della trentesima specie di tarantola descritta all’interno degli Stati Uniti e non è un caso se il suo genere viene considerato dagli stessi esperti il più diversificato di tutti tra quelle che appartengono a questi grossi ragni (abbastanza diffusi in tutto il mondo).
La notizia della sua scoperta è stata diffusa tramite un articolo uscito per la rivista-piattaforma Zookeys, abbastanza nota da tutti gli zoologi del mondo. Tra l’altro, il riconoscimento della specie è avvenuto solo a seguito del confronto fra le sequenze di DNA di diversi esemplari prelevati nei Monti Chiricahua, areale di un’altra tarantola molto simile, chiamata Aphonopelma chiricahua.
Gli autori dell’articolo, infatti, in un primo momento erano ignari di star analizzando il genoma di due specie differenti, finché non si sono resi conto che le differenze erano troppo marcate per appartenere a una sola specie e che quindi i due gruppi di ragni erano delle specie criptiche.
Seppur appena descritta, A. jacobii potrebbe tuttavia essere già in pericolo d’estinzione, come ha affermato in una dichiarazione Brent Hendrixson, professore al Millsaps College e coautore principale dello studio.
“Questa specie abita in habitat fragili che sono minacciati dall’espansione delle comunità urbane e dagli incendi boschivi – ha dichiarato il professore nella dichiarazione. – Inoltre, c’è una certa preoccupazione che queste tarantole vengano sfruttate per il commercio di animali esotici a causa della loro particolare pigmentazione e per la loro rarità”.
Le tarantole sono infine anche note per essere dei formidabili predatori notturni, seppur il loro comportamento di caccia non gli abbia impedito di dotarsi di colori particolarmente accesi.