La Cassazione ha stabilito che le banche sono responsabili dei prelievi effettuati dai bancomat, anche senza il consenso del cliente. Questa decisione arriva dopo un caso di una correntista di Salerno che ha denunciato prelievi fraudolenti per un totale di 5725 euro. La donna aveva notato che 23 operazioni erano state effettuate sia in Italia che all’estero, anche dopo aver sostituito la sua carta. La correntista ha accusato la banca di negligenza per non aver adottato misure adeguate a prevenire le frodi.
Inizialmente, il Tribunale di Salerno non ha accolto la richiesta della donna, ritenendo che la mancanza di prove sufficienti e la possibilità che il codice PIN fosse stato utilizzato da familiari rendessero difficile attribuire la responsabilità alla banca. Tuttavia, il caso è stato poi portato in Cassazione, la quale ha ribaltato la situazione, sottolineando che la responsabilità ricade sull’istituto di credito a meno che non venga dimostrato un grave comportamento colposo da parte del cliente.
La Cassazione ha specificato che le banche devono attuare tutte le misure di sicurezza necessarie per proteggere i propri clienti e non possono ignorare l’importanza della verifica di tali misure. La Corte ha anche evidenziato che la frode tramite sottrazione dei codici di accesso rientra nei rischi legati all’attività bancaria. La banca, quindi, ha l’obbligo di provare di aver rispettato la normativa di sicurezza e di dimostrare il grado di responsabilità del cliente nel caso di frode.
Infine, se la banca non fornisce le evidenze richieste, la responsabilità si configura come contrattuale, ponendo l’onere della prova a carico dell’istituto di credito. La sentenza rappresenta una svolta importante per la tutela dei consumatori e stabilisce chiaramente che la sicurezza delle transazioni elettroniche è un obbligo per le banche, influenzando così la loro responsabilità in caso di frodi e malfunzionamenti. Questo risultato potrebbe incentivare una maggiore attenzione da parte delle istituzioni bancarie nell’implementazione di misure di sicurezza adeguate per evitare truffe e furti informatici.