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giovedì, 27 Marzo, 2025
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La prova della sua esistenza in un video che toglie il fiato

Un avvistamento eccezionale ha colpito biologi marini e appassionati di fauna marina: il “diavolo nero”, scientificamente conosciuto come Melanocetus johnsoni, è stato ripreso in un video in acque superficiali. Questo pesce abissale, noto per l’aspetto inquietante e la vita a profondità comprese tra 200 e 2.000 metri, è stato documentato per la prima volta in condizioni così insolite da un team della ong spagnola Condrik Tenerife, guidato dal fotografo David Jara Boguñá. L’incontro, avvenuto il 26 gennaio, ha avuto luogo a circa due chilometri dalla costa di San Juan, a Tenerife, mentre la biologa marina Laia Valor stava conducendo uno studio sugli squali. L’animale, purtroppo in cattive condizioni, è morto poche ore dopo il suo avvistamento, che segna una novità per la scienza, dato che precedenti osservazioni simili riguardavano solo embrioni o esemplari morti.

Gli esperti sono ora impegnati a determinare le cause di questo comportamento anomalo. Tra le ipotesi ci sono la possibilità di una malattia, la presenza di correnti che lo hanno spinto verso la superficie, o un tentativo di fuga da un predatore. Documentato per la prima volta nel 1863 nell’arcipelago di Madeira, il diavolo nero ha sempre attirato l’interesse per il suo mistero. Sebbene non sia sopravvissuto, il suo avvistamento offre un’opportunità unica per studiare meglio questa specie e i suoi habitat. Laia Valor sottolinea che si tratta di un caso molto specifico, evidenziando l’importanza di tali eventi per approfondire la comprensione degli ecosistemi marini profondi e delle anomalie nel comportamento delle creature abissali.

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