“The Life of David Gale” è un film che lascia il segno, sorprendente soprattutto nel finale, dove tutte le certezze vengono ribaltate. Il thriller, con protagonisti Kevin Spacey e Kate Winslet, si trasforma in un forte atto di accusa contro la pena di morte e i suoi errori irreversibili.
La trama segue David Gale, un ex professore universitario e attivista contro la pena capitale, che si ritrova nel braccio della morte accusato dell’omicidio della collega Constance Harraway, anch’essa militante nella stessa causa. Tre giorni prima dell’esecuzione, Gale decide di raccontare la sua versione dei fatti alla giornalista Bitsey Bloom. Quella che sembra essere una semplice storia di disperazione si rivela, invece, un complesso enigma con una verità scioccante.
Il colpo di scena finale svela il vero significato del film. Dopo l’esecuzione di Gale, Bitsey scopre un video registrato il giorno della morte di Constance, in cui la donna si suicida volontariamente, inscenando il suo omicidio. Gale e Dusty Wright l’avevano aiutata in questo piano, con lo scopo di dimostrare che la giustizia può condannare un innocente e che la pena di morte non consente di rimediare agli errori. Gale ha accettato di essere giustiziato per rivelare una verità solo postuma.
Nel finale, Bitsey realizza il valore del sacrificio di Gale, che ha scelto di rinunciare alla sua vita per una causa in cui credeva fermamente. Il film chiude con una domanda inquietante: quante verità rimangono sepolte fino a quando non è troppo tardi per ascoltarle?