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La mossa di Salvini, cosa cambia?

Il 18 settembre 2024, Matteo Salvini ha annunciato importanti cambiamenti all’interno della Lega, con l’intenzione di preparare il partito per le sfide future, incluso il traguardo delle elezioni politiche nel 2027. Queste modifiche includono la nomina di due nuovi vicesegretari, Alberto Stefani e Claudio Durigon, e un riorganizzazione dei dipartimenti, coordinati da Armando Siri, che aumentano da 29 a 31.

Tra le principali novità c’è l’avvicendamento ai vertici di alcuni dipartimenti: Lorenzo Fontana, attuale presidente della Camera, lascia la sua posizione di responsabile del dipartimento Esteri, sostituito da Paolo Formentini. Anche il dipartimento Lavoro vede un cambio, con Claudio Durigon che cede il posto a Tiziana Nisini. Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini, viene sostituita da Jacopo Morrone, ex sottosegretario alla Giustizia, mentre Nicola Molteni lascia la Sicurezza, affidata a Gianni Tonelli, ex sindacalista di polizia. Al dipartimento dell’Ambiente arriva Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.

Una novità significativa è lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo, dove Gian Marco Centinaio rimane responsabile del turismo, mentre l’agricoltura passa a Giorgio Maria Bergesio. Inoltre, Mirco Carloni assume il ruolo di responsabile delle Attività produttive, subentrando a Massimo Bitonci. Infine, viene istituito un nuovo dipartimento dedicato alla Cultura, affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.

Salvini ha spiegato che questi cambiamenti mirano a dare un nuovo slancio al partito, programmando eventi specifici in ogni provincia e accogliendo nuovi membri. L’incontro di coordinamento odierno ha visto Salvini e Siri confrontarsi con i coordinatori del partito, sottolineando l’importanza di una riorganizzazione interna per affrontare le future sfide politiche.

Attraverso queste modifiche, la Lega punta a rafforzare la propria posizione e a prepararsi per le prossime elezioni, cercando di ottimizzare la gestione dei dipartimenti e promuovere una maggiore partecipazione degli iscritti.

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