Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha chiarito di non aver intenzione di perdonare Juan Bernabé, il falconiere della squadra, dopo il suo allontanamento. Bernabé è stato silurato dalla società dopo la pubblicazione di foto esplicite delle sue operazioni chirurgiche, che sono state giudicate “allibanti”. Lotito ha sottolineato che, nel ruolo di falconiere, Bernabé doveva mantenere un comportamento appropriato, specialmente considerando che interagisce con bambini nelle scuole.
Lotito ha dichiarato a La Zanzara su Radio24 che il danno arrecato alla reputazione della Lazio è significativo. La società è quotata in borsa e, di conseguenza, le azioni di Bernabé hanno infranto le norme etiche che regolano la squadra. Il presidente ha affermato che ci sono procedure da seguire e che il collegio del codice etico ha preso un provvedimento per intervenire immediatamente. Ha enfatizzato che il “perdono” in questo contesto non ha senso, poiché ci sono regole che devono essere applicate a tutti, inclusi i suoi collaboratori.
Lotito ha anche osservato che, se Bernabé non fosse in grado di comprendere le proprie azioni, dovrebbe essere internato. Inoltre, ha sottolineato che Bernabé non è un dipendente ma un fornitore, e in passato era stato indulgente solo perché non aveva ricevuto richieste formali di intervento. Parlando del contratto di Bernabé, ha letto ad alta voce la clausola riguardante il rispetto del codice etico della Lazio, evidenziando che qualsiasi violazione giustificherebbe la rescissione immediata del contratto.
Lotito ha concluso affermando che non mancheranno falconieri disponibili per la Lazio e che la responsabilità di quanto accaduto ricade anche sul chirurgo Antonini, accusato di cercare pubblicità personale. Ha dichiarato che Antonini deve risarcire la Lazio, non viceversa. Infine, Lotito ha ribadito la sua intenzione di mantenere standard elevati e di combattere per una buona immagine del club, distaccandosi da comportamenti inappropriati.