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giovedì, 24 Aprile, 2025
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La gravidanza attiva i ‘geni saltanti’ per produrre più sangue

La gravidanza comporta un aumento significativo della produzione di globuli rossi, necessario per supportare il feto e la placenta, con un incremento di circa il 20% entro la fine dei nove mesi. Recentemente, un team di ricerca ha proposto su “Science” una spiegazione innovativa: durante la gravidanza, elementi simili a virus presenti nei genomi dei mammiferi vengono attivati, generando una risposta immunitaria che stimola la produzione di sangue.

Lo studio si basa su analisi genetiche condotte su cellule staminali di topi e esseri umani, evidenziando un ruolo inatteso delle sequenze di DNA, comunemente considerate prive di utilità, conosciute come trasposoni. Questi ultimi sono sequenze genetiche in grado di replicarsi e rappresentano quasi la metà del genoma umano. Sebbene la maggior parte di essi sia stata inattivata nel corso della storia evolutiva, alcuni continuano a saltare, creando aree di sequenze ripetitive e talvolta mutazioni dannose quando si inseriscono in geni vitali.

Contrariamente alla percezione di “DNA spazzatura”, i trasposoni sono stati associati alla regolazione dell’espressione genica e alla generazione di diversità genetica, con possibili implicazioni nello sviluppo embrionale. I ricercatori, inizialmente focalizzati sull’effetto dell’estrogeno, responsabile della proliferazione delle cellule staminali nella milza durante la gravidanza, hanno scoperto che queste cellule reagivano all’attivazione dei retrotrasposoni, attivando proteine legate alle risposte immunitarie.

Analizzando campioni di sangue di donne incinte, il team ha riscontrato un’attività retrotrasposonica significativamente più alta rispetto a quella riscontrata in donne non incinte. Inoltre, nei casi di sei donne in gravidanza in trattamento con inibitori della trascrittasi inversa per l’HIV, si è notato un abbassamento dei livelli di emoglobina, portando tutte a uno stato di anemia.

Per ora, i dettagli su cosa attivi questi trasposoni durante la gravidanza rimangono incerti. Tuttavia, è emerso che anche il modo in cui è organizzato il DNA nelle cellule staminali del sangue cambia in risposta alla gravidanza o a trattamenti con estrogeni. Sorprendentemente, il prelievo di grandi quantità di sangue da topi non incinte ha attivato anch’esso i retrotrasposoni. Gli studiosi hanno concluso che i mammiferi gravidi si sono adattati per sfruttare l’attività di questi elementi, nonostante il rischio di mutazioni.

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