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venerdì – 11 Luglio 2025

La filosofia dell’AI: un nuovo sguardo sull’intelligenza umana

Il festival “Il libro possibile” rappresenta un’importante manifestazione culturale in Puglia, con un focus su temi contemporanei. Tra gli ospiti di spicco, il filosofo Maurizio Ferraris, che il 12 luglio a Polignano presenterà il suo libro “La pelle. Che cosa significa pensare nel tempo dell’intelligenza artificiale”.

Nel suo lavoro, Ferraris esplora la differenza fondamentale tra l’intelligenza umana e quella artificiale, sostenendo che la volontà umana e la capacità di dare significato all’esistenza sono centrali. Argomenta che per attribuire senso agli oggetti, come un martello o un’intelligenza artificiale, è necessario avere bisogni, i quali a loro volta sono legati al nostro essere corporeo e alla nostra mortalità. La consapevolezza della propria finitezza ci spinge a riflettere sulla vita in modo unico, diversamente da una macchina che può essere accesa e spenta a piacimento.

Ferraris mette in dubbio le affermazioni circa l’abilità dell’intelligenza artificiale di “apprendere” come fa l’intelligenza umana. Sottolinea che, mentre l’intelligenza artificiale è programmata per apprendere in contesti specifici, quella naturale è influenzata da una volontà che porta spesso a ripetere gli stessi errori.

Inoltre, il filosofo considera l’intelligenza artificiale non come un superamento dell’umano, ma come una celebrazione delle cultura e conoscenza umana. Propone una visione di “intelligenza ibrida”, dove il connubio tra umano e tecnico possa dar vita a un nuovo capitolo delle scienze umane. Qui la tecnologia viene vista come un modo per offrire una rappresentazione autentica dell’essere umano, promuovendo l’idea di un uso etico dei dati e delle piattaforme digitali per il bene comune.

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