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domenica, 20 Aprile, 2025
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La domanda e le accuse di omicidio colposo

Si avvia il processo per quattro medici coinvolti nella cura del giornalista Andrea Purgatori, deceduto il 19 luglio 2023. La Procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio, ipotizzando gravi errori diagnostici in relazione alla sua morte, con l’accusa di omicidio colposo e l’udienza preliminare fissata per il 19 settembre.

I medici in questione sono Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo e Giulio Laudani. Secondo la Procura, le negligenze di questi professionisti avrebbero contribuito al decesso di Purgatori. I radiologi avrebbero erroneamente diagnosticato una metastasi cerebrale legata al tumore polmonare, dimostrando imperizia e negligenza. Gualdi, in particolare, avrebbe spinto per avviare urgentemente un ciclo di radioterapia, senza considerare che il trattamento potesse indebolire ulteriormente il paziente e ostacolare la diagnosi corretta di lesioni ischemiche.

Il cardiologo Laudani è accusato di non aver prestato attenzione a segnali cruciali, mancando di avviare la diagnosi necessaria per identificare l’origine di un’embolia. Purgatori, all’età di 70 anni, era già in cura per un tumore ai polmoni e problemi cerebrali. Dopo un ricovero nel 2023, inizialmente gli esami avevano indicato presenze di metastasi cerebrali, ma successivi accertamenti rivelarono solo ischemie. La sua condizione peggiorò e morì al Policlinico Umberto I.

I familiari, assistiti dall’avvocato Alessandro Gentiloni Silverj, sperano che il processo chiarisca le responsabilità nella morte di Purgatori.

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