La Giornata Internazionale del Volontariato, giunta alla sua 37° edizione, celebra tutte quelle persone che decidono di impegnare una parte del proprio tempo e delle proprie capacità al servizio degli altri.

In Italia sono più di 6 milioni i volontari stimati operativi, di cui 4 milioni attivi in organizzazioni e associazioni. La Croce Rossa Italiana conta al suo interno 150mila volontari, di cui il 30 per cento giovani tra i 18 e i 30 anni; sul totale, inoltre, il 54,3 per cento sono donne. Una comunità che si adopera ogni giorno per alleviare la sofferenza umana con una molteplicità di azioni. Un’attività, composta da 112 diverse tipologie di servizi, dal tradizionale trasporto in ambulanza all’assistenza sociale e alle missioni sui territori colpiti da calamità, passando anche per la diffusione dei corretti stili di vita fino ai progetti di cooperazione internazionale.

«La Croce Rossa Italiana – dichiara il presidente Francesco Rocca -, mette al centro della sua azione il Volontariato: quello che si adopera 365 giorni l’anno per il bene della collettività; quello che abbiamo visto combattere la dura battaglia della pandemia; quello impegnato a far fronte alle recenti alluvioni; quello operante nelle missioni umanitarie in Ucraina. Ma ce n’è anche uno più silenzioso che, ogni giorno, assiste i nuovi poveri, porta soccorso ai migranti, consegna pacchi alimentari, risponde a qualsiasi vulnerabilità, con gentilezza e umanità». «Oggi – sottolinea Rocca -, posso esprimere la sincera commozione e il grande orgoglio di essere il Presidente di oltre 150.000 donne e uomini straordinari».

La campagna scelta da CRI per quest’anno sarà il DONO, puntando su tre parole chiave: NOI/SIAMO/DONIAMO. Tre parole che possono essere lette secondo ogni combinazione: NOI SIAMO i volontari, NOI DONIAMO il nostro tempo e le nostre competenze, SIAMO NOI, una e tante comunità allo stesso tempo, DONIAMO NOI stessi.

E il claim (che sarà poi anche l’hashtag per i social) sarà: “La mia storia X la tua”, dove la “X” rappresenta il simbolo del moltiplicatore di buone pratiche e di azioni virtuose. La storia di ogni volontario serve a dare un esempio e ciascuna è importante perché rappresenta i valori fondanti della CRI.

 

 



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