“Materiam superabat opus” è un saggio di Enzo Borsellino presentato alla Fondazione Marco Besso di Roma e pubblicato da WriteUp Books. Alla presentazione, oltre all’autore, sono intervenuti esperti come Cristina Galassi, Paolo Coen, Donato Tamblè e Giacomo Cardinali. Borsellino, docente di museologia e storia dell’arte in diverse università, esplora come il genio creativo dell’artista trascenda il valore materiale dell’opera d’arte, citando una brocca e un piatto d’argento attualmente esposti al Metropolitan Museum di New York. Questi oggetti, originariamente appartenenti alla famiglia Barberini, furono venduti all’inizio del ‘900 e acquistati da John Pierpont Morgan come opere di Benvenuto Cellini, ma successivamente datati alla metà del ‘700 con elementi più antichi.
I Barberini, originari di Barberino Val d’Elsa, divennero una potente famiglia nobile a Roma grazie alla nomina di Maffeo Barberini a papa nel 1623. La mostra del 2023 sul papato Barberini ha celebrato il quarto centenario di quell’elezione, evidenziando l’importanza culturale e artistica della famiglia nel XVII secolo. Borsellino ha inoltre avviato ricerche sulla collezione Barberini nell’800, scoprendo che un busto di Urbano VIII di Bernini era ancora di loro proprietà nel 1882.
La famiglia Barberini è nota per il suo contributo alla cultura e all’arte, con vari membri che hanno commissionato opere diverse, mantenendo una collezione significativa fino all’inizio dell’Ottocento, quando iniziò un processo di dispersione. Borsellino auspica di formare un gruppo di studio per approfondire il vasto materiale documentario riguardante i Barberini.