KTM, il principale produttore europeo di moto, ha dichiarato fallimento a causa di debiti stimati in 2,9 miliardi di euro e circa 2500 creditori. La crisi è stata causata da un calo della domanda, costi produttivi in aumento e un eccesso di 130.000 moto invendute, che ha colpito oltre 3600 dipendenti. La situazione di incertezze influisce anche sulla partecipazione della KTM in MotoGP, sebbene il supporto di Red Bull possa garantire una sopravvivenza temporanea.
L’istanza di fallimento è stata presentata il 29 novembre presso il tribunale di Ried im Innkreis in Alta Austria. La KTM deve affrontare 1,8 miliardi di euro di debiti, con l’aggiunta delle controllate KTM Components GmbH e KTM F&E GmbH, portando il totale a 2,9 miliardi. Il ministro austriaco del Lavoro e dell’Economia, Martin Kocher, ha espresso preoccupazione per il crollo improvviso dell’azienda, chiedendo chiarimenti su come si sia passati da una situazione di prosperità a quella attuale.
Circa 3623 lavoratori saranno colpiti dalla crisi, non ricevendo stipendio per novembre né tredicesima, mentre sono già iniziati i processi di riduzione del personale e di abbassamento della produzione in preparazione per una possibile interruzione definitiva nel 2025. KTM è ora alle prese con la negoziazione di un piano di ristrutturazione, che dovrebbe durare fino alla primavera. Se il piano sarà approvato, i creditori riceveranno solo il 30% delle loro pretese nel corso di due anni.
Nonostante la crisi, KTM dovrebbe rimanere attiva in MotoGP almeno fino al 2025, grazie al supporto di Red Bull. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, ha confermato che non ci dovrebbero essere ostacoli alla partecipazione nel 2025. Al momento non ci sono segni che facciano temere un’assenza dalla MotoGP o dal rally Dakar, ma il futuro a lungo termine della KTM appare incerto.
Fondata nel 1934, la Kronreif und Trunkenpolz Mattighofen è stata attiva nel campo sportivo dagli anni 2000 e ha partecipato alla MotoGP dal 2016, raggiungendo nel 2022 il suo miglior risultato, un secondo posto nella classifica costruttori.