Luciano Spalletti ha commentato l’inchiesta che ha coinvolto l’Inter e i suoi ultras, durante un’intervista con Raisport. Ha affermato di non aver mai affrontato situazioni simili, né a Milano né in altre fasi della sua carriera. Riferendosi alla convocazione di Simone Inzaghi come persona informata sui fatti, Spalletti ha espresso la sua sorpresa per aver ricevuto una telefonata collegata a tali circostanze. Ha inoltre sottolineato la difficoltà di instaurare un dialogo con sconosciuti e ha aggiunto che è sempre disponibile a rispondere alle chiamate, ma sa come chiudere una conversazione.
Spalletti si è anche concentrato sulla partita di stasera contro il Belgio, prevista per le 20.45 allo Stadio Olimpico di Roma. Ha sottolineato come la squadra abbia recuperato le proprie qualità, sia individuali che collettive, e che ora si sentono più pronti ad affrontare una sfida delicata come quella in programma. Ha evidenziato che la vittoria contro la Francia a Parigi potrebbe aver rappresentato un momento di svolta per la squadra, dando loro maggiore fiducia e serenità nell’affrontare le pressioni.
Tuttavia, Spalletti ha avvertito di non sottovalutare il Belgio, nonostante l’assenza di due stelle come Lukaku e De Bruyne. Ha evidenziato che, anche in assenza dei loro migliori giocatori, i belgi hanno un attacco veloce e pericoloso, e la chiave della partita sarà mantenere un buon ordine difensivo anche quando si perde il possesso. Sarà fondamentale affrontare con determinazione i duelli individuali e supportarsi a vicenda per fermare le incursioni belghe.
Spalletti ha messo in guardia sulla necessità di restare concentrati e ordinati, poiché il Belgio ha elementi in grado di colpire in qualsiasi momento. Ha concluso affermando che, anche se i loro giocatori di punta non sono presenti, l’abilità e la rapidità degli attaccanti belgi possono comunque rappresentare una seria minaccia. La preparazione mentale e tattica della squadra sarà cruciale per affrontare questa importante sfida.