Dopo sette anni di silenzio, i Negrita tornano con “Canzoni per Anni Spietati”, un album che riflette una società in preda a disillusione e ricerca di indipendenza. L’album, costituito da nove brani, unisce elementi folk a contaminazioni sonore e letterarie, con omaggi a Bob Dylan e Francesco De Gregori. La band descrive il disco come un atto di resistenza artistica e culturale.
Durante un periodo complesso, influenzato dalla pandemia, i membri della band hanno riscoperto la gioia di suonare senza pressioni. Questo lavoro nasce da un bisogno di autenticità, cercando di rallentare e scrivere testi significativi e sinceri. La poesia, secondo i Negrita, rappresenta una forma di resistenza contro una cultura che consuma tutto rapidamente.
Musicalmente, l’album è stato concepito come un viaggio, dove ogni canzone è un tassello che guida l’ascoltatore attraverso emozioni diverse. La primavera, simbolo di rinascita, ricorre nei temi del disco, esprimendo il desiderio di uscire dall’oscurità e di tornare a vivere appieno.
La band sostiene che la musica può ancora essere un potente strumento di cambiamento sociale, capace di unire le persone in un contesto di divisione. Riguardo all’intelligenza artificiale, affermano che la creatività è un processo umano e non può essere sostituito dalla tecnologia.
In previsione del futuro, i Negrita annunciano un tour a partire da aprile 2025, dove presenteranno dal vivo i brani del nuovo album, creandosi nuove connessioni con il pubblico attraverso la loro musica autentica.