Marianne Mirage presenta il suo nuovo album “Teatro”, un’opera che unisce poesia e musica in un viaggio profondo attraverso l’animo umano. La sua voce sensuale e gli arrangiamenti minimali offrono una finestra sul mondo interiore, esplorando temi universali come il coraggio femminile e la guarigione dopo una perdita. L’artista, in un’intervista, racconta la genesi del disco, iniziato con la canzone “Chiudi gli occhi”, concepita durante il COVID e sognata anziché scritta. Utilizza la metafora del lupo per incoraggiare a vivere con serenità nonostante le paure contemporanee.
Il titolo “Teatro” omaggia le sue origini artistiche, poiché Marianne ha studiato recitazione al Centro Sperimentale. Il teatro ha avuto un ruolo chiave nella sua formazione personale, insegnandole l’importanza di dedicarsi tempo e di esplorare il lato più intimo di sé stessa. L’album è concepito come un viaggio emozionale, invitando gli ascoltatori a riconnettersi con la propria essenza e a prendersi tempo per riflettere.
Marianne anticipa il disco con i singoli “Venere” e “Due anime”. “Venere” è un inno all’amore universale, mentre “Due anime” celebra la sessualità come connessione mistica. Quest’ultima canzone rappresenta una ricerca di libertà e un approccio poetico al tema dell’amore. Musicalmente, “Teatro” è un disco suonato dal vivo, senza l’uso di computer, evocando un’atmosfera rétro ed elegante.
L’artista crede fermamente nella musica come forma di terapia, capace di trasformare le emozioni e offrire conforto. Riconosce la difficoltà di trovare tempo in un mondo frenetico, ma sottolinea l’importanza di ascoltare con attenzione per scoprire la profondità della musica. Il disco uscirà il 17 gennaio e Marianne lo considera un evento significativo, legato alla sua scaramanzia.
Le parole chiave del progetto sono coraggio, speranza, connessione e trasformazione. Marianne sottolinea l’importanza di rimanere fedeli alle proprie radici culturali e musicali, senza lasciarsi influenzare dalle mode attuali. Descrive se stessa come una portatrice di libertà, ispirandosi ai valori di uguaglianza e fraternità. Infine, riflette sull’importanza della vecchiaia come una risorsa fondamentale della vita, un’opportunità per riconoscere il valore delle esperienze passate e delle storie da raccontare.