Il 19 e 20 giugno 2025 si è svolta a Roma e nel Vaticano la Seconda Conferenza annuale su intelligenza artificiale, etica e governance d’impresa. In occasione di questo evento, Papa Leone XIV ha inviato un messaggio che enfatizza l’importanza di un approccio etico e umanistico nell’affrontare il tema dell’intelligenza artificiale (IA). Secondo il Papa, l’IA deve essere vista come uno strumento, e la sua forza etica dipende dalle intenzioni di chi la utilizza.
Il Pontefice sottolinea l’urgenza di un dibattito continuo sulla dimensione eticamente responsabile dell’IA, evidenziando che la neutralità tecnologica è un’illusione se non accompagnata da responsabilità umana. Si fa riferimento all’importanza di valutare i benefici e i rischi delle nuove tecnologie in base al principio dello sviluppo umano integrale e alla dignità inviolabile delle persone.
Leone XIV afferma che non tutto ciò che è tecnicamente possibile è moralmente accettabile e che la tecnologia deve servire l’umanità, non viceversa. Inoltre, sottolinea la necessità di un confronto tra fede e ragione per comprendere appieno l’impatto dell’IA sulla società e sull’individuo.
Particolare attenzione è dedicata alle nuove generazioni che sono immerse nel digitale. Il Papa avverte che l’accesso all’informazione non equivale a conoscenza o saggezza, richiedendo un apprendistato intergenerazionale per trasmettere valori e criteri morali.
Il messaggio di Leone XIV si presenta quindi come un contributo significativo al dibattito globale, invitando a una responsabilità condivisa e a una visione alta dell’umanità e del bene comune.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.srmedia.info
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