Le immagini della notte di Capodanno a Milano hanno suscitato grande dolore e delusione. Elenoire Casalegno ha commentato l’episodio, riferendosi ai giovani con il volto coperto che hanno fatto gesti di disprezzo verso le forze dell’ordine e il Paese, alzando bandiere straniere. Ha espresso il rifiuto per l’odio e l’intolleranza mostrati, evidenziando la mancanza di desiderio di integrazione da parte di quei giovani. Casalegno ha sottolineato l’importanza del rispetto, un valore che le è stato trasmesso dai genitori, e ha provato avversione verso il suo Paese di fronte a tali comportamenti.
Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano, ha definito l’accaduto “scene vergognose”. Ha sottolineato la necessità di presidiare le aree da cui provengono questi giovani, identificandoli principalmente come arabi di zone come San Siro, Corvetto e via Padova. De Corato ha chiesto un adeguamento dei servizi di prevenzione, specificando che le problematiche si concentrano principalmente nelle periferie. Anche senza un evento pubblico, i giovani si riversano in piazza del Duomo, creando disordini. Ha notato che la mancanza di un concerto non ha impedito l’afflusso, suggerendo che i milanesi evitano il centro, lasciando spazio a questi gruppi.
Il sindaco di Milano ha smesso di organizzare eventi pubblici in piazza per Capodanno negli ultimi anni, a differenza di altre città italiane. De Corato ha osservato che, nonostante l’assenza di concerti, la piazza continua a richiamare i giovani delle periferie, i quali occupano lo spazio pubblico, senza che ci sia un’efficace controllo della situazione. Ha concluso che è fondamentale implementare misure di prevenzione nelle aree di origine per affrontare correttamente il fenomeno.
In sintesi, la vicenda ha evidenziato una frattura tra i giovani e la società, con un crescente bisogno di strategie di integrazione e sicurezza per garantire momenti di festa liberi da tensioni e conflitti.