L’infortunio di Holger Rune ha sollevato preoccupazioni nel mondo del tennis. Il danese ha subito una rottura del tendine d’Achille durante la semifinale dell’Atp di Stoccolma contro Humbert, confermata dagli specialisti. Rune sarà operato a breve e si prevede un ritorno in campo a metà della prossima stagione. Questo incidente ha riacceso il dibattito sui troppi impegni del calendario Atp.
Anche Jack Draper, infortunatosi all’ultimo Us Open, si trova ora fermo. Il tennista britannico sta lavorando per tornare in forma, ma non parteciperà alle Atp Finals di Torino. Draper ha condiviso su social media che gli infortuni sono comuni: “Stiamo spingendo i nostri corpi oltre i limiti consentiti nello sport ad alto livello. Ci sono tanti giovani talentuosi tour e sono orgoglioso di farne parte. Tuttavia, il calendario deve adattarsi se vogliamo avere carriere lunghe.”
Taylor Fritz, attuale numero 4 del ranking, ha affrontato lo stesso tema, evidenziando il crescente numero di infortuni e burnout. Ha sottolineato che le attuali condizioni delle palline e dei campi sono più lente, rendendo le routine settimanali più impegnative a livello fisico, il che risulta difficile per il corpo. Questo problema ha portato a una crescente consapevolezza tra i tennisti riguardo alla sostenibilità delle loro carriere.
