La diffusione del virus influenzale ha raggiunto il suo periodo clou, con il picco previsto tra metà e fine gennaio, secondo l’Istituto Superiore di Sanità. La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie raccomanda misure di prevenzione in linea con la campagna del Ministero della Salute, suggerendo terapie da seguire sotto controllo medico. Il paracetamolo si distingue come l’analgesico e antipiretico più efficace e privo di significativi effetti collaterali, mentre gli antinfiammatori non steroidei devono essere usati con cautela per evitare rischi cardiovascolari, renali e gastrici.
Altri farmaci utili includono antitussivi e decongestionanti nasali, mentre l’uso di cortisonici deve essere evitato e gli antibiotici non devono essere utilizzati in caso di infezioni virali. Si evidenzia l’importanza di mantenere il distanziamento sociale e di indossare mascherine in luoghi affollati e in presenza di individui fragili, insieme all’adozione di buone norme igieniche e di una dieta equilibrata.
Il virus influenzale A sottotipo N3N2, noto come “Australiana”, desta preoccupazione per la sua capacità di eludere le difese immunitarie e per la gravità dei sintomi. L’epidemia influenzale attuale si sovrappone alla presenza continua del virus SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori, rendendo complessa la diagnosi differenziale. I sintomi principali delle sindromi influenzali comprendono riniti, mal di testa, dolori articolari, tosse, mal di gola e febbre. Sebbene i disturbi possano risolversi in pochi giorni, possono protrarsi fino a 18 giorni per tosse e rinorrea.
Una temperatura elevata non sempre indica gravità, ma riflette una risposta del corpo all’infezione. La persistenza di febbre alta richiede una valutazione clinica. In caso di sintomi influenzali, il paracetamolo è consigliato per la sua efficacia, mentre gli antinfiammatori non steroidei possono essere usati topicamente per l’infiammazione del cavo orale. È fondamentale limitare i cortisonici e consultare un medico per l’uso di antibiotici.
Particolare attenzione deve essere prestata ai pazienti fragili e agli anziani, più suscettibili a complicazioni da infezioni virali, e si raccomanda di eseguire il tampone per il virus SARS-CoV-2 per una tempestiva somministrazione di antivirali in caso di necessità.