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giovedì, 16 Gennaio, 2025
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Influenza e vaccino, è consigliabile anticipare l’età in cui farlo?

In vista del picco influenzale atteso dopo Natale, la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) propone di anticipare l’immunizzazione a partire dai 60 anni, utilizzando vaccini potenziati, più efficaci nella protezione. Questa proposta è stata presentata durante il congresso concluso a Firenze e riflette una tendenza già osservata in Austria, Germania e Gran Bretagna. Secondo i dati dell’European Centre for Disease, Prevention and Control (Ecdc), nella stagione 2022/2023 in Europa, il 42% dei pazienti in terapia intensiva per influenza aveva più di 60 anni.

Attualmente in Italia, le raccomandazioni ministeriali per la stagione 2024/2025 indicano vaccini potenziati solo per gli over 65 e i soggetti fragili di età inferiore. Tuttavia, Andrea Ungar, presidente della Sigg, sottolinea che studi recenti dimostrano che l’influenza colpisce in modo significativo anche la fascia 60-64 anni, poiché dai 50 anni si verifica un abbassamento della funzionalità del sistema immunitario, con conseguente minor reattività ai vaccini e maggiore rischio di complicanze influenzali.

Francesco Landi, esperto del Dipartimento scienze dell’invecchiamento della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, evidenzia l’importanza di vaccinare non solo gli over 65 e i fragili giovani, ma anche la popolazione dai 60 anni in su, che rappresenta una percentuale significativa dei casi di influenza.

Riguardo all’andamento dell’influenza per la stagione 2024-2025, il virologo Fabrizio Pregliasco spiega che, sebbene la curva di casi sia in crescita, l’epidemia sta evolvendo lentamente rispetto all’anno precedente. Il virus A/H3N2 non si sta diffondendo ampiamente, mentre predomina il virus A/H1N1, noto alla maggioranza degli italiani. Le condizioni meteorologiche, con un inverno non particolarmente freddo, non favoriscono la diffusione dell’influenza.

Dal 2 all’8 dicembre si sono registrati circa 510mila casi di sindromi simil-influenzali, portando il totale a oltre 3,3 milioni dall’inizio della stagione. Il picco dell’influenza è previsto dopo le festività, probabilmente a gennaio, con una stima di introduzione di 15 milioni di casi. La stagionalità aggressiva dell’influenza è stata anticipata in base ai dati provenienti dall’emisfero australe.

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