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sabato, 7 Dicembre, 2024
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Influenza australiana in Italia: sintomi e previsione del picco di contagi

La stagione influenzale è già iniziata, nonostante le temperature elevate possano far pensare diversamente. Sono già disponibili i dati riguardanti l’arrivo in Italia dell'”influenza australiana”, che ha causato in Australia una delle stagioni influenzali più gravi degli ultimi dieci anni. Il virus H3N2, noto come influenza australiana, ha già manifestato la propria presenza nel paese, come confermato dal professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi.

Attualmente, i casi di contagio sono sporadici, ma l’esperto sottolinea l’importanza della vaccinazione: “Dobbiamo vaccinarci […] La vaccinazione deve essere fortemente raccomandata dai medici, in particolare da quelli di medicina generale”. Anche il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, ha avvertito della necessità di mantenere alta la guardia nei confronti di questo virus, originariamente severo in Australia, dove ha portato a molte ospedalizzazioni e infettato oltre 15 milioni di persone.

La vaccinazione è fondamentale poiché ci vogliono circa due settimane per sviluppare un’adeguata immunità. I sintomi dell’influenza H3N2 sono simili a quelli dell’influenza stagionale, ma tendono a essere più intensi. Questi includono febbre alta, dolori muscolari e articolari, stanchezza, mal di testa, tosse secca e gola infiammata, che può rendere difficile deglutire. Possono manifestarsi anche sintomi tipici come congestione nasale, disturbi gastrointestinali, perdita di appetito e brividi.

La durata della malattia è generalmente di dieci giorni, e se non viene trattata adeguatamente, può condurre a complicazioni serie come polmonite o bronchite. Pertanto, è cruciale adottare misure preventive come la vaccinazione per limitare la diffusione del virus e proteggere la salute pubblica. Visite mediche e consulenze sono fortemente raccomandate, specialmente per i gruppi più vulnerabili e per quelle persone che presentano sintomi. Gli esperti avvertono che la situazione può evolvere rapidamente, e che una buona preparazione mediante la vaccinazione è la migliore difesa contro l’influenza stagionale.

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