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Infermieri e medici aggrediti: le misure allo studio contro l’escalation delle violenze

Il 12 settembre 2024, si è tenuto un incontro tra il Ministro della Salute Orazio Schillaci e i rappresentanti dei professionisti sanitari per affrontare il tema crescente delle violenze contro gli operatori del settore. La riunione ha coinvolto vari Ordini professionali, inclusi medici, infermieri, ostetrici, veterinari e tecnici, per discutere le misure da adottare per contrastare questo fenomeno.

Durante l’incontro, Schillaci ha ribadito che il governo ha già intrapreso iniziative, come l’aumento delle pene per le aggressioni agli operatori sanitari tramite il decreto ‘bollette’ dello scorso anno, e la procedibilità d’ufficio per tali reati. Tuttavia, queste azioni non sono state ritenute sufficienti. Ha espresso l’intenzione di introdurre l’arresto in flagranza di reato, anche in modo differito, per rafforzare la lotta contro le violenze.

Il Ministro ha sottolineato l’importanza di un intervento urgente, indicando che sono stati incrementati i presidi di polizia negli ospedali e che il governo è impegnato a trovare strumenti efficaci per affrontare il problema. Ha anche menzionato la necessità di un cambiamento culturale nella percezione della professione sanitaria.

Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), ha accolto con favore la proposta di utilizzare la flagranza di reato e ha sollevato l’importanza di garantire la sicurezza negli ospedali, suggerendo l’introduzione di sistemi di videosorveglianza per prevenire ingressi non autorizzati. Ha fatto riferimento a un grave episodio avvenuto a Foggia, evidenziando che chiunque può accedere facilmente a zone sensibili di un ospedale, come le sale chirurgiche, e che è fondamentale prevenire tali situazioni.

Anelli ha anche chiesto al governo di tutelare i medici, che rappresentano un punto di riferimento per la scienza, evidenziando come la disinformazione e le fake news possano minare la fiducia del pubblico nei confronti della professione sanitaria. In conclusione, il dibattito ha messo in luce l’urgenza di proteggere gli operatori sanitari e di attuare misure concrete per garantire la loro sicurezza e integrità professionale.

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