Dal 23 gennaio 2025, i fumatori in Italia dovranno affrontare un nuovo aumento dei prezzi per sigarette, sigari e tabacco trinciato, con incrementi che variano da 0,10 a 0,30 centesimi a pacchetto. Questo aumento è stato annunciato dall’Agenzia Dogane e Monopoli e fa parte delle disposizioni della Legge di Bilancio 2023, successivamente modificate dalla Manovra 2024, che ha previsto un incremento delle accise.
Parallelamente, è prevista anche una modifica delle accise sul gasolio, approvata dalla Commissione Finanze del Senato e in attesa del via libera del Consiglio dei ministri. Secondo il governo, si tratta di un “riallineamento” delle aliquote tra gasolio e benzina, per cui le accise sul gasolio aumenteranno gradualmente, partendo da un incremento di 1-2 centesimi, mentre quelle sulla benzina diminuiranno, con l’obiettivo di allinearle entro il 2030.
Questa misura dovrebbe portare a un aumento significativo delle entrate per lo Stato, dato che nel 2024 sono stati venduti in Italia quasi 28,8 miliardi di litri di gasolio, a fronte di 12,3 miliardi di litri di benzina. Le stime indicano che le entrate potrebbero aumentare fino a 500 milioni di euro annuali entro il 2030.
Tuttavia, l’aumento delle accise ha suscitato forti critiche da parte delle opposizioni e delle associazioni dei consumatori, che lo definiscono una “stangata” per gli automobilisti e per il settore dell’autotrasporto, mentre il governo sostiene che l’obiettivo sia la tutela ambientale, chiarendo che non si tratta di un aumento, ma di un aggiustamento necessario.