Dopo una serie di ritardi sulle linee ferroviarie, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è al centro di polemiche per non essersi presentato al question time riguardo ai problemi dei treni. Ferrovie dello Stato ha annunciato un esposto relativo a “incidenti sospetti”, con preoccupazioni su possibili sabotaggi dietro ai disagi continui. Salvini ha sottolineato l’importanza di ricevere “risposte inequivocabili e rapide” riguardo all’esposto. Ha insistito di seguire da vicino la situazione dei trasporti e si è dichiarato pronto a riferire in Parlamento.
Tuttavia, la sua assenza ha scatenato critiche da parte dell’opposizione. Angelo Bonelli di Avs ha chiesto dove fosse il ministro, criticando la mancanza di spiegazioni in Parlamento. Al suo posto, il ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, ha riportato che i ritardi attuali sono in linea con quelli degli anni precedenti. La Lega ha difeso Salvini, sostenendo l’esposto delle Ferrovie dello Stato e attaccando l’opposizione per il malgoverno.
Nell’esposto si evidenziano “orari e tipologia di guasti sospetti”, poiché i problemi si verificano nei momenti più critici per il traffico ferroviario, come il guasto della linea ad alta velocità ad Arezzo avvenuto alle 7:45. La situazione ha portato a una polemica politica crescente, con Matteo Salvini che ha risposto agli attacchi sottolineando che, per recuperare dai danni causati da precedenti governi di sinistra, è stato avviato un programma di investimenti da 100 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 1.220 cantieri.
Matteo Renzi ha criticato Salvini, invitandolo a dimettersi, e il ministro ha risposto che Renzi non avrebbe dovuto ritirarsi dalla politica. Mentre la circolazione dei treni stava gradualmente tornando alla normalità, le tensioni politiche hanno continuato a crescere, con il tema di “Salvini dimettiti” che spopolava sui social. Il caos dei treni ha quindi messo Salvini sotto pressione, attirando critiche da tutta l’opposizione, inclusi Italia Viva e Movimento 5 Stelle.