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sabato, 7 Dicembre, 2024
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In aula a testa alta. La Lega in piazza

“Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, ha postato su X una sua foto mentre entra nell’aula per l’arringa difensiva del processo Open Arms. Salvini è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per non aver fatto sbarcare, nell’estate del 2019, i 147 migranti a bordo della nave Open Arms.

L’avvocata Giulia Bongiorno ha avviato l’arringa sottolineando come si contesti a Salvini il sequestro di persone per aver tenuto i migranti a bordo dal 14 al 19 agosto 2019, mentre la nave Open Arms, dal primo al 14 agosto, ha agito legittimamente, ignorando la necessità di andare in Spagna. “Open Arms ha avuto innumerevoli opportunità di sbarcare i migranti, ma ha scelto di rifiutare”, ha affermato l’avvocata. Ha inoltre osservato che “esiste un diritto allo sbarco, ma non il diritto di scegliere dove e come”, interrogandosi sul perché la nave non si fosse diretta in Spagna se aveva così tante opzioni.

In piazza si è tenuta una manifestazione di solidarietà per Salvini. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha dichiarato di ritenere doveroso manifestare il supporto a chi condivide la politica di Salvini. Questo ha risposto ai giornalisti riguardo la presenza di un ministro alla manifestazione organizzata dalla Lega.

Nel frattempo, il comitato per l’ordine e la sicurezza di Palermo ha assegnato una scorta alla pm Giorgia Righi, coinvolta nel processo Open Arms, a seguito di minacce ricevute sui social. Anche gli altri due pm, Geri Ferrara e il procuratore aggiunto Marzia Sabella, sono già sotto scorta, dopo una campagna diffamatoria e lettere intimidatorie arrivate a settembre, in seguito alla requisitoria nel processo.

La situazione attuale mette dunque in luce non solo il dibattito legale relativo alla gestione dei migranti, ma anche le tensioni sociali e le implicazioni che questo genere di processi ha su chi vi è direttamente coinvolto, specialmente in un contesto così polarizzato come quello italiano.

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