Il 14 ottobre, la nave Libra della Marina Militare italiana ha intrapreso il suo primo viaggio verso l’Albania, trasportando migranti salvati in acque internazionali. Queste persone sono state recuperate da piccole imbarcazioni in difficoltà e, dopo una prima verifica, è emerso che provenivano da Paesi considerati sicuri e non appartenevano a categorie a rischio. La nave si è quindi diretta verso le coste albanesi, dove i migranti saranno accolti in centri predisposti dal governo albanese, finanziati dall’Italia. Le loro richieste d’asilo saranno esaminate e, se conformi alla normativa italiana, si occuperà il governo italiano del loro rientro; in caso contrario, sarà avviata la procedura di espulsione.
Tuttavia, il costo complessivo di questa operazione si rivela elevato. Secondo uno studio di Openpolis, la gestione dei centri di accoglienza in Albania nei prossimi cinque anni ammonterà a 653 milioni di euro. Le spese includono 37 milioni per la realizzazione e gestione delle strutture, oltre a 65 milioni per spese legali e 42 milioni per i nuovi funzionari. Ulteriori costi includono 95 milioni per la sorveglianza esterna e il noleggio di navi, mentre le trasferte dei funzionari ministeriali in Albania sono stimate in 252 milioni.
Le critiche da parte dell’opposizione si fanno sentire, con accuse di propaganda e di complicata logistica di accoglienza. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha affermato che il governo di Giorgia Meloni sta “sperperando quasi un miliardo di euro” per i centri migranti in Albania, trascurando i diritti fondamentali delle persone. Ha suggerito che queste risorse avrebbero potuto essere utilizzate per migliorare il servizio sanitario, accorciando le liste d’attesa e per assumere personale medico.
Inoltre, si è assistito a una controversia mediatica riguardante le dichiarazioni del primo ministro albanese, Edi Rama, che durante un’intervista ha espresso dubbi sul funzionamento del centro migranti voluto da Meloni, suscitando ulteriori polemiche. La situazione rimane tesa e complessa, con le istituzioni italiane impegnate a gestire e garantire un trattamento adeguato ai migranti nei centri previsti in Albania.