L’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma (AIL) ha lanciato un appello alle istituzioni per integrare stabilmente la figura dello psico-oncologo nei team multidisciplinari delle cure sanitarie. Questo appello è stato formulato in occasione del primo Convegno Nazionale AIL di Psico-oncologia, intitolato “La cura che ascolta”, tenutosi a Roma.
Giuseppe Toro, presidente di AIL, ha sottolineato l’importanza del supporto psicologico nell’assistenza oncologica, evidenziando come la cura debba comprendere anche le esigenze emotive e psicologiche dei pazienti. La comunicazione empatica e l’ascolto sono fondamentali per costruire una relazione di fiducia e migliorare la qualità della vita durante le terapie.
AIL richiede che il riconoscimento normativo del ruolo dello psico-oncologo diventi parte integrante delle politiche sanitarie nazionali, con l’obiettivo di promuovere una medicina più umanistica. Durante il congresso, è stato evidenziato come alcune Regioni abbiano già avviato iniziative legislative in questa direzione. Toro ha definito l’incontro come un’opportunità per riflettere su un modello di cura che abbracci l’approccio psicosociale.
Il convegno ha concluso con l’auspicio che si avvii un percorso condiviso tra associazioni, professionisti e istituzioni, per promuovere una cura sempre più centrata sulla persona. Sono stati anche presentati i ‘Quaderni di psico-oncologia AIL’, con linee guida per la formazione dei volontari e buone prassi del servizio in ematologia.
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Fonte: dirittoallasalute.net