Il 27 settembre 2024, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato la decisione della Giunta di opporsi al ricorso presentato da quattro regioni, inclusa una a statuto speciale, che mirano ad abrogare la legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Zaia ha firmato una delibera che autorizza un gruppo di legali a costituirsi presso la Corte costituzionale per difendere l’autonomia del Veneto. L’obiettivo principale di questa azione è tutelare il processo di autonomia avviato da oltre il 98% degli elettori veneti che, il 22 ottobre 2017, si sono espressi favorevolmente nel referendum sull’autonomia.
Il Presidente ha sottolineato l’importanza di questo intervento legale per garantire i diritti e le aspirazioni della regione, nonché per proteggere il risultato del referendum che ha visto una straordinaria partecipazione e supporto della popolazione. Zaia ha ribadito la volontà del Veneto di perseguire il proprio cammino verso una maggiore autonomia, considerandola un’avanzata necessaria per il benessere e lo sviluppo della regione, nonché un riconoscimento della propria identità e delle specifiche esigenze locali.
Il provvedimento è stato preso in un contesto politico e sociale dove le questioni legate all’autonomia regionale e ai rapporti tra Stato e Regioni sono sempre più al centro del dibattito pubblico. La legge Calderoli è stata introdotta per consentire alle regioni di richiedere forme di autonomia differenziata in vari ambiti, tra cui economia, salute e istruzione, affermando così la propria capacità di gestire in modo autonomo le risorse e le politiche locali.
La risposta a questa azione sembra essere quella di affermare la volontà di continuare il processo di autonomia, smentendo le posizioni di chi cerca di bloccarne l’avanzamento. L’iniziativa va vista anche come un appello all’unità tra le istituzioni e la cittadinanza veneta, nello spirito di perseguire obiettivi condivisi e di far sentire la voce della regione a livello nazionale. In conclusione, Zaia manifesta un forte impegno per difendere l’autonomia veneta, considerandola una priorità per il futuro politico ed economico della regione.