Con l’arrivo di settembre, le temperature iniziano a scendere, ma gli esperti sono preoccupati per la prossima stagione influenzale, che potrebbe risultare più intensa di quella precedente. Dai dati provenienti dall’Australia, dove l’inverno ha già portato a un incremento dei casi, gli specialisti prevedono una stagione influenzale con un numero maggiore di infezioni, superando i 15 milioni di casi registrati nella stagione 2023-2024. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, segnala l’importanza di prepararsi a una stagione “vivace”.
Con la riapertura delle scuole, il Ministero della Salute invita a promuovere una campagna vaccinale, dando priorità ai gruppi fragili, inclusi anziani e persone con patologie croniche. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) hanno recentemente autorizzato otto vaccini antinfluenzali aggiornati, in linea con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le vaccinazioni inizieranno a ottobre, ma si prevede una minore adesione rispetto agli anni passati; i medici di medicina generale e le farmacie saranno i principali punti di riferimento per la somministrazione dei vaccini. Risultati positivi sono stati registrati anche per la somministrazione tramite farmacie, in particolare in Liguria e Lombardia.
Nel contempo, ci sono progressi nello sviluppo di un vaccino spray universale, potenzialmente in grado di coprire più ceppi di influenza. Uno studio pubblicato sul Journal of Virology ha mostrato risultati promettenti presso la Cleveland Clinic, con la nuova formulazione spray capace di generare anticorpi contro otto ceppi virali.
Pregliasco sottolinea che la ciclicità del Covid, con nuove varianti che si presentano ogni 4-5 mesi, potrebbe peggiorare la situazione invernale. È stato osservato un aumento dei casi in Australia, il che fa sperare in una crescita dei contagi anche in Italia. I soggetti più a rischio includono gli anziani, persone con malattie respiratorie e operatori sanitari.
Infine, Pregliasco avverte dell’importanza delle vaccinazioni: l’adesione è scesa dal 65% al 53% tra gli over 65, e l’introduzione di spray vaccinali potrebbe incentivare le persone a vaccinarsi. Tuttavia, rimane fondamentale proseguire la ricerca su vaccini combinati per Covid e influenza, in particolare per le categorie a rischio.