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lunedì, 13 Gennaio, 2025
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Il primo intervento in Italia con tecnologia per la sostituzione della valvola

Negli ultimi giorni, in Italia è stato realizzato il primo intervento di sostituzione valvolare aortica percutanea abbinato a un’angioplastica coronarica presso l’ospedale Mauriziano di Torino. L’équipe di emodinamica ha operato su un uomo di 85 anni affetto da stenosi aortica e grave coronaropatia. Durante la stessa seduta, i medici hanno corretto la stenosi aortica e hanno disostruito le coronarie attraverso l’angioplastica.

Questa operazione rappresenta un avanzamento significativo nell’adozione di tecnologie innovative, essendo stato effettuato il primo impianto in Italia della valvola transcatetere Evolut™️ FX+ di Medtronic, che facilita l’accesso alle coronarie e migliora la manovrabilità dei cateteri. L’ospedale Mauriziano si conferma così un centro di riferimento per l’innovazione cardiologica. L’intervento è stato completato con successo e il paziente è stato dimesso lo stesso giorno, con un decorso post-operatorio regolare.

La stenosi aortica, malattia valvolare prevalente nei paesi occidentali, colpisce circa il 3% delle persone sopra i 75 anni, con una mortalità intorno al 50% dopo tre anni dall’insorgenza dei sintomi. Le cause principali della stenosi aortica sono la sclerosi e la calcificazione della valvola aortica dovute all’invecchiamento dei tessuti, che limitano la sua apertura durante la contrazione del cuore, riducendo la quantità di sangue pompata nel corpo. Sebbene nelle fasi iniziali possa essere asintomatica, la progressione della malattia porta a sintomi come affanno e dolore toracico, specialmente sotto sforzo.

Fino a due decenni fa, l’unico trattamento disponibile era la sostituzione chirurgica della valvola aortica tramite intervento a cuore aperto, riservato a pazienti giovani e in buona salute. Negli ultimi anni è stata sviluppata la procedura TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), che sostituisce la valvola aortica senza esigenze chirurgiche invasive, con accesso dall’arteria femorale e anestesia locale. Questa tecnica ha mostrato risultati superiori rispetto alla chirurgia tradizionale in pazienti ad alto rischio e simili risultati nei pazienti a basso rischio.

Secondo Giuseppe Musumeci, direttore della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano, è fondamentale intervenire precocemente alla comparsa dei sintomi di stenosi aortica severa, poiché la mortalità aumenta significativamente. La disponibilità di nuove tecnologie per la sostituzione valvolare è quindi cruciale per migliorare le prospettive di trattamento.

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