Una telefonata di quindici minuti tra Matteo Salvini e il vicepresidente americano JD Vance ha suscitato il malcontento di Giorgia Meloni. La premier ha percepito la mossa di Salvini come un’iniziativa solitaria poco opportuno in un momento delicato per le relazioni internazionali, mentre si attende il suo incontro alla Casa Bianca. Non ci sono stati commenti ufficiali da Palazzo Chigi, ma si avverte una tensione poiché Meloni stava elaborando una strategia sui dazi in corso di negoziazione tra Stati Uniti ed Europa, e la comunicazione non era stata concordata con lei né con il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Salvini, dopo la chiamata, ha manifestato l’intenzione di intraprendere una missione negli Stati Uniti per promuovere il Made in Italy e ha riconosciuto l’eccellenza americana nella connessione satellitare, collegando il tutto al servizio Starlink di Elon Musk. Andrea Stroppa, referente di Musk in Italia, ha accolto positivamente la telefonata, considerandola un’opportunità significativa per il rafforzamento dei rapporti tra Italia e Stati Uniti.
La situazione ha portato anche a divergenze tra Stroppa e il partito di Meloni, Fratelli d’Italia, in merito a recenti decisioni che potrebbero influenzare negativamente Starlink. In risposta alle polemiche, Salvini ha cercato di minimizzare il conflitto, affermando che non esiste una “guerra” con Meloni e definendo le speculazioni giornalistiche come “surreali”. Tajani ha ribadito che la politica estera è controllata dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri, ma ha riconosciuto la legittimità delle iniziative individuali.