È morto a 83 anni lo scrittore cileno Antonio Skármeta, noto per il suo romanzo “Il postino di Neruda”, che ha ispirato l’omonimo film del 1994, diretto da Michael Radford e interpretato da Massimo Troisi. L’Università di Santiago del Cile, dove Skármeta era professore emerito, ha annunciato la sua morte.
Skármeta nacque il 7 novembre 1940 ad Antofagasta, una città portuale nel nord del Cile. Dopo il colpo di stato del 1973 contro il presidente Salvador Allende, lasciò gli studi in Lettere e Filosofia per trasferirsi alla Columbia University di New York, dove iniziò a lavorare come traduttore. Negli anni successivi, si affermò sulla scena letteraria internazionale e tornò in Cile, collaborando anche nel campo del cinema e della televisione.
Dal 2000 al 2003, Skármeta fu ambasciatore del Cile in Germania, dove insegnò sceneggiatura all’Accademia di cinema e televisione. Il suo primo romanzo, “Sognai che la neve bruciava”, fu pubblicato in Germania nel 1975. Oltre al suo lavoro più famoso, Skármeta scrisse altri libri come “Match ball”, “Non è successo niente”, “Le nozze del poeta”, “La bambina e il trombone”, “Il ballo della Vittoria”, “Un padre da film” e “I giorni dell’arcobaleno”.
“La fama internazionale” di Skármeta arrivò con “Il postino di Neruda” nel 1985, un’opera che ha avuto un grande successo, rendendo l’autore conosciuto in tutto il mondo. Il titolo originale, “Ardiente Paciencia”, è più noto in America Latina con il titolo “El cartero de Neruda”. Il film ispirato al romanzo è diventato un classico, consolidando ulteriormente la reputazione di Skármeta.
Nel corso della sua carriera, Skármeta ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Prix Médicis in Francia, il Goethe in Germania, il Grinzane Cavour in Italia, il Premio internazionale Ennio Flaiano, il Premio Planeta in Spagna e il Premio Nazionale di Letteratura del Cile per la carriera nel 2014. La sua grandezza come scrittore e le sue opere continueranno a vivere nella memoria dei lettori.