
Il garante della privacy dà il via libera all’utilizzo del green pass in Italia e si definiscono le piattaforme che distribuiranno il certificato digitale: il sito web della Piattaforma nazionale-DGC, il fascicolo sanitario elettronico e le App Immuni e IO, anche se quest’ultima è stata temporaneamente bloccata per alcune criticità scaricate.
La certificazione verde potrà essere richiesta al medico di famiglia o in farmacia, autorizzati a scaricare la certificazione web.Altra misura, chiesta e ottenuta dal garante nel corso delle interlocuzioni con il ministero della Salute, e’ che i soggetti deputati ai controlli delle certificazioni verdi siano chiaramente individuati e istruiti. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso di Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’app Io a causa delle criticita’ riscontrate in merito alla stessa. Il garante ha ordinato in via d’urgenza alla società PagoPa di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati effettuati che prevedono l’interazione con i servizi di Google Mixpanel, e che comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi di dati particolarmente delicati (esempio transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso. Profili sui quali l’Autorià aveva già richiamato l’attenzione con diversi provvedimenti del 2020 fornendo peraltro indicazioni per rendere conforme l’uso dell’app alla normativa sulla privacy.